Storia

Molto probabilmente il termine Masnata deriva dal simile ‘masnada’ in riferimento agli Uomini di Masnada che si incontrano a partire dal XII sec. nell’Italia settentrionale, Sardegna e Corsica e la cui origine è incerta. Alcuni storici li considerano servi massari di origine longobarda, altri, come il Ricotti, li credono servi entrati nelle grazie del proprio signore e quindi innalzati, da quest’ultimo, all’onore della milizia guadagnando così un certo grado di libertà.

L’opinione più credibile rimane, ad oggi, quella del Pertile che li considera la continuazione dei ministeriali (non a caso nei documenti tridentini ministeriale e masnadiero sono sinonimi) sia per il nome, che deriverebbe da mansio = casa e quindi gente abitante la casa del signore e preposti alla cura di essa, sia per il rapporto di schiavitù che vi era con il signore stesso.

 

Essi, nella maggior parte dei casi, erano investiti dal signore di particolari poteri come la riscossione dei tributi, esecuzione di lavori manuali, amministrazione di beni o poderi, ma anche custodia di terre, con il connesso possesso e guardia di castelli, portando ed esercitando il mestiere delle armi. Potevano essere investiti anche di titoli come quelli di signore, conte o nobile.

Avevano quindi il privilegio di essere esenti dai pesanti tributi che la plebe era costretta a versare al signore feudale.

 

Essi rimanevano comunque schiavi e quindi sottomessi al volere del signore, che ne limitava le libertà, soprattutto per quanto riguarda i negozi giuridici dei contratti, successioni e matrimoni.

Potevano essere liberati per gentile concessione del padrone attraverso la manomissio.

 

Come si sia arrivati al moderno cognome Masnata non è ancor certo.

Certo è però, grazie agli studi effettuati da Francesco Grillo contenuti nell’importantissimo libro “Origine storica delle località e antichi cognomi della Repubblica di Genova” pubblicato più volte a partire dal 1965,  che tale cognome compare in Liguria per la prima volta in un registro parrocchiale di Rivarola di Carasco del 1269 per poi comparire nuovamente nel 1515 a Framura e nel 1651 a Serra Riccò.

 

Non si può dire al cento per cento se tale cognome sia ligure in quanto ad oggi non esistono studi simili a quello sui cognomi liguri del Grillo. E’ però certo che la maggior parte delle persone che portano questo cognome al giorno d’oggi sono concentrate nella provincia di Genova con piccoli insediamenti in Sardegna e Sicilia.

 

Sono inoltre esistiti ed esistono tutt’ora anche alcune storpiature del cognome Masnata, le più comuni e ricorrenti sono, Masnada e De Masnada, mentre nei documenti più antichi risalenti al cinque o seicento è facile incontrarlo nella forme latine di Maxnata e De Maxnata.